venerdì 30 dicembre 2011

91. Cari posteri

Helen Dukas, segretaria di Einstein dal 1928 fino alla morte nel 1955, e in seguito direttrice degli archivi Einstein raccolse molte lettere dello scienziato che nel 1979 vennero pubblicate nel libro:  Albert Einstein,The Human Side.
Il brano che segue e’ un frammento rappresentativo della personalità di Einstein.


Il 1° maggio 1936 un prestigioso editore americano scrisse a Einstein, chiedendogli un favore. Aveva appena iniziato la costruzione di una biblioteca per la sua casa di campagna e voleva collocare nella pietra angolare una scatola a tenuta d'aria contenente degli oggetti che avrebbero avuto una particolare importanza archeologica per i posteri. Ci sarebbe stato per esempio un numero del «New York Times» stampato su una carta di stracci particolarmente resistente. Pregava Einstein di scrivergli un messaggio, accludendo a tale scopo un foglio di carta fatto di stracci che, egli era sicuro, sarebbe durato mille anni.
Il 4 maggio 1936 Einstein inviò il messaggio seguente, probabilmente battuto a macchina sulla carta speciale particolarmente resistente:

Cari posteri,

   se non siete diventati più giusti, più pacifici e in genere più razionali di quanto siamo (o eravamo) noi – allora andate al diavolo!
    Con questo mio pio augurio, sono (fui) vostro

                                                                      Albert Einstein


Albert Einstein, Il lato umano, Einaudi, 1980

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