lunedì 27 febbraio 2012

100. Eruzioni Solari

In questi mesi il Sole sta attraversando una fase di forte attività’.
Si sono verificate enormi eruzioni solari, che hanno prodotto violente espulsioni di materia solare dalla corona in direzione della Terra. Il vento solare generato può creare spettacolari aurore polari e interferenze nei sistemi di comunicazione terrestre.
Per rendersi conto delle dimensioni in gioco si può considerare l’esempio mostrato nel
  sito della Nasa:   http://sunearthday.nasa.gov/2007/materials/solar_pizza.pdf



Come indicato, il diametro terrestre e’ contenuto circa 109 volte in quello solare, mentre il diametro dell’orbita lunare e’ contenuto un paio di volte circa (la Terra e' posizionata nel rettangolo tratteggiato in alto a destra).


 


L’esercizio proposto nel sito della NASA consiste in questo: dopo aver ritagliato la sagoma del Sole e il rettangolino contenente la Terra, una persona prende il Sole, mentre l’altra, posizionata a 20 metri di distanza, la Terra.

Con una scala di  1:7.500.000.000, questo rappresenta l’orbita della Terra intorno al Sole.






Nel video successivo, che si può trovare nel sito THE WATCHERS, i filamenti magnetici si estendono sino ad una distanza di decine di raggi solari (il Sole e’ rappresentato dal piccolo cerchio bianco).

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Abstract -  Powerful Solar eruption

venerdì 24 febbraio 2012

99. Luci della città

Nel libro: “La mia autobiografiaCharles Chaplin cita diverse volte la famiglia Einstein. Una di queste racconta di quando, a Los Angeles, assistettero alla prima di Luci della città, facendosi largo nel corso gremito di gente per parecchi isolati.

Einstein e la seconda moglie Elsa iniziarono la loro relazione nel 1912 e si sposarono il 2 giugno 1919. Le loro madri erano sorelle, mentre i loro padri erano cugini ed Elsa alla nascita aveva anche lei lo stesso cognome: Elsa Einstein.

Los Angeles Theater,  30 Gennaio 1931

In un altro capitolo del libro Chaplin ricorda la nascita della Teoria della Relatività Generale, così come gli venne raccontata nel corso di una cena a casa sua:
“La prima volta che incontrai Einstein fu nel 1926, quando venne in California per una serie di conferenze. Io ho una teoria, secondo la quale scienziati e filosofi non sono che dei romantici idealisti che hanno incanalato le loro passioni in un’altra direzione. Questa teoria si adattava benissimo alla personalità di Einstein. Aveva l’aria del tipico tirolese, nel miglior senso della parola, affabile e giovanile. E benché i suoi modi fossero calmi e gentili, sentii che nascondevano un temperamento estremamente emotivo, e che era da questa fonte che proveniva la sua straordinaria energia intellettuale.
Fu Carl Laemmle degli studi Universal a telefonare per informarmi che il professor Einstein desiderava conoscermi. Rimasi elettrizzato. Ci trovammo dunque a pranzo nella sede della Universal, il professore, sua moglie, la sua segretaria Helene Dukas e il suo assistente Walter Meyer. La signora Einstein parlava un ottimo inglese, assai migliore di quello del marito.
Dopo pranzo la signora Einstein mi tirò in disparte e sussurrò: - Perché non invita il professore a casa sua? So che gli piacerebbe moltissimo scambiare quattro chiacchiere in santa pace, tra noi. –
Dato che la signora Einstein mi aveva pregato di non fare le cose in grande, invitai solo altri due amici. A cena ella mi raccontò la storia del mattino in cui suo marito aveva concepito la teoria della relatività. Disse che il dottore era sceso in vestaglia, come sempre, ma aveva appena toccato colazione. – Capii subito che qualcosa bolliva in pentola e gli chiesi quale problema fosse a tormentarlo. «Cara» disse lui «Ho un’idea formidabile, un’idea fantastica! »  «Allora per l’amor del cielo, dimmi di che si tratta» dissi io «Non tenermi così in sospeso.»
«E’ difficile» disse lui «La devo ancora sviluppare.» -
Mi disse che continuò a suonare il piano e a prendere appunti per circa mezz’ora, poi salì nel suo studio, informandola che non voleva essere disturbato, e vi rimase due settimane.
«Tutti i giorni gli mandavo su i pasti» disse « e la sera faceva una passeggiata igienica e poi tornava al suo lavoro.»
«Finalmente» disse, uscì dallo studio: era pallidissimo. «Ecco qua» disse stancamente posando sul tavolo due fogli di carta. E quella era la teoria della relatività.”

http://en.wikipedia.org/wiki/Einstein_family
http://www.cosediscienza.it/fisica/10_einstein.htm

martedì 14 febbraio 2012

98. Nulla

Michael e Cary Huang hanno realizzato la straordinaria animazione  "The scale of the universe 2"  che consente di avere una visione di insieme delle dimensioni relative al mondo in cui viviamo, dalla lunghezza di Planck (10-35 m) alla dimensione stimata dell'Universo (9,3 x 1026 m).



“The scale of the universe 2” consente di navigare interattivamente, grazie all’utilizzo di un cursore con cui si può passare da una scala maggiore ad una minore e viceversa.
E’ quindi facile comprendere i passaggi di scala tra un oggetto e l'altro.

Una descrizione di quest’animazione si può trovare in Scientificando o direttamente al link:

Visionando il video ci si rende conto che, ogni volta che si passa ad un ingrandimento maggiore, solo una parte infinitesima del volume e’ occupata.
Per esempio il raggio dell’atomo e’ dell’ordine di 10-10 m  (cioè un metro diviso per 10.000.000.000). Le dimensioni dei nuclei atomici sono 10-4 volte più piccole (cioè diviso ulteriormente per diecimila) di quelle dell'atomo.
La proporzione tra il volume contenente materia e il restante spazio vuoto in un atomo è pari a 10-12, in altre parole per il  99,9999999999%  e’ il nulla.




41 – Lo Zen di Joshu                     -  tratto da:   101 STORIE ZEN,  ed. Adelphi

Joshu comiciò lo studio dello Zen quando aveva sessant’anni e continuò sino agli ottanta allorché realizzò lo Zen.
Insegnò dall’età di ottant’anni sino a quando raggiunse i centovent’anni.
Una volta uno studente gli domandò:  “Se nella mia mente non c’e’ nulla, che cosa devo fare?”.
Joshu rispose:  “Buttalo via”.
“Ma se non c’e’ nulla, come faccio a buttarlo via?”  insistette l’allievo.
“Be’,”  disse Joshu  “allora attualo”.
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http://htwins.net/
http://zibalsc.blogspot.com/2011/02/40-atomi.html


sabato 4 febbraio 2012

97. E quindi uscimmo a riveder le stelle

In una notte limpida e serena, senza illuminazione pubblica e con una vista perfetta, anche se si ha l’impressione di poter vedere un’infinita’ di stelle, il numero reale che si riesce a distinguerne e’ dell’ordine di 3000.
Il termine trasparenza viene utilizzato dagli astronomi per indicare la condizione di visibilità del cielo in un determinato momento. Essa varia secondo le condizioni dell'atmosfera e del luogo da cui si osserva. In una notte con ottime condizioni atmosferiche un osservatore con una vista perfetta può osservare stelle di magnitudine 6,5 o inferiore (cioè più luminose, perché più un oggetto e’ debole più la sua magnitudine e’ alta). 
Come limiti estremi si possono considerare le magnitudini: del Sole (mag. app. -26,8 ) e degli oggetti più deboli osservabili col Telescopio Spaziale Hubble (mag. app. +30 ).
 
V509 Cassiopeiae (V509 Cas), avente magnitudine apparente di 5,1 e situata nella costellazione di Cassiopea, e’ una delle stelle più lontane che possiamo osservare e dista circa 7.800  anni luce dalla Terra.
 
Il diametro della Via Lattea (la nostra galassia) è stimato essere 100.000 anni luce e per raggiungere il centro galattico, situato nella costellazione del Sagittario, si dovrebbe percorrere la distanza di 27.000 anni luce.
 
Solo 6000 delle 200.000.000.000 di stelle stimate sono quindi visibili a occhio nudo e sono contenute all’interno del piccolo cerchio rosso centrato sulla posizione del Sole.



Ovviamente la galassia riportata in figura è solo una rappresentazione grafica della Via Lattea, poiché non è possibile allontanarsi a sufficienza per poter fotografare integralmente la struttura a forma di spirale barrata.
Possiamo però fotografare galassie simili come Andromeda.

Galassia di Andromeda


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Grazie al Circolo Astrofili di Trezzano s/n per i suggerimenti.
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Abstract -  What’s the farthest distance a star visible to the naked eye can still be seen?
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