Nel
corso dei secoli è stata più volte proposta la questione se sia possibile con
una passeggiata seguire un percorso che attraversi ogni ponte una e una volta
soltanto e tornare al punto di partenza. Nel 1736 Leonhard Euler affrontò tale problema,
dimostrando che la passeggiata ipotizzata non
era possibile.
A Königsberg sono nati molti illustri
filosofi e scienziati:
- Christian Goldbach
(1690-1764) matematico, autore dell'omonima congettura sui numeri
primi
- Immanuel Kant (1724-1804) filosofo illuminista, autore
della Critica della ragion pura
- Gustav Robert Kirchhoff (1824-1887)
fisico e matematico
- Alfred Clebsch (1833-1872) matematico
- David Hilbert (1862-1943) matematico
- Arnold Sommerfeld (1868-1951)
fisico
All'Università
di Königsberg,
conseguì la laurea nel 1885 Hermann Minkowski (1864-1909) che, mentre era ancora studente, nel 1883 venne insignito
del Premio della Matematica dell'Académie
des Sciences francese
per il suo manoscritto sulla teoria delle forme quadratiche. Minkowski insegnò presso le Università
di Bonn, Gottinga, Königsberg e Zurigo.
A Zurigo, fu uno degli insegnanti di Albert Einstein.
Dell’importanza
di Minkowski per la fisica si parlerà in uno dei prossimi post e se n’è già
accennato nel precedente:
Il
problema dei ponti di Königsberg è forse il primo problema topologico risolto.
Il
metodo inventato da Eulero si basa su un modo di rappresentare i percorsi.
Si
comincia con l'indicare con A, B, C e D le quattro regioni. Si indicano poi con a, b, c, d, e, f, g i sette ponti.
Scrive
Eulero:
“se
il viaggiatore dovesse partire dalla regione A e, attraverso non importa quale dei
ponti a o b, si recasse in B, indicherò il suo percorso con AB; se poi si
recasse in D, il nuovo tratto lo indicherei con BD e tutto il tragitto con ABD.
Se poi andasse da D a C, allora il percorso complessivo diventerebbe ABDC. Le
quattro lettere ABDC dicono non solo qual è stato il percorso, ma dicono anche
che sono stati attraversati tre ponti. In generale, il numero di ponti
attraversati è di uno minore del numero di lettere MAIUSCOLE utilizzate per il percorso.
Viceversa,
se si transita su un certo numero di ponti, allora il numero di lettere MAIUSCOLE sarà di uno maggiore di quelle
minuscole.”
Ecco
la prima considerazione: il percorso cercato dovrà essere costituito da otto lettere MAIUSCOLE - perché i ponti, sui quali si deve passare una sola
volta, sono sette.
Risolvere
il problema si riduce a trovare la parola giusta: se la parola non esiste, è
inutile cercare il percorso.
Eulero
prosegue analizzando che cosa può capitare alla lettera A.
Se
la regione A fosse collegata a un'altra regione con un solo ponte, allora la parola conterrebbe una sola volta la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta
da un'altra regione.
Se
la regione A fosse collegata con altre regioni con tre ponti, allora la parola conterrebbe due volte la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta da
un'altra regione.
Se
la regione A fosse collegata con altre regioni con cinque ponti, allora la parola conterrebbe tre volte la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta da
un'altra regione.
In
generale, se una regione è collegata ad altre con un numero dispari di ponti, la sua lettera apparirà
tante volte secondo la regola: metà del
numero di ponti aumentato di uno. Nel nostro caso, poiché A è collegata
alle altre regioni con cinque ponti,
la lettera A dovrà apparire tre
volte nella parola; poiché la regione B è collegata alle altre con tre ponti, la lettera B dovrà apparire due volte, come, per lo stesso motivo,
le lettere C e D. In totale, nella parola di otto lettere, dovranno apparire tre A, due B, due C e due D,
ma 3 + 2 + 2 + 2 = 9, e quindi non esiste una soluzione.
La regola generale trovata da Eulero è la
seguente:
“se
sono più di due le regioni alle
quali conducono un numero dispari di ponti, allora si può affermare con
certezza che la passeggiata è
impossibile;
è
invece possibile se sono solo due le regioni alle quali
conducono un numero dispari di ponti
(a condizione che si parta da una di esse) oppure se a nessuna regione giunge un numero dispari di ponti (qualunque sia la regione dalla quale si parte).”
Contrariamente
a quanto si crede, Eulero non ricorse ai grafi, anche se ne ispirò la scoperta.
“Nella storia della matematica il problema dei ponti di Königsberg è uno dei primi problemi della teoria dei
grafi discusso formalmente; esso si può anche
considerare uno dei primi problemi concernenti la topologia. Non si può invece
considerare uno dei primi problemi della combinatoria, altra area della matematica alla quale la teoria dei grafi viene fatta
afferire, in quanto i primi problemi combinatorici sono stati affrontati vari
secoli prima (v. Storia della combinatoria).”
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