Il tema del mese precedente era “Matematica, che palle!” ed è
interessante che i 2 argomenti siano
così strettamente correlati; dal primo si arriva in modo spontaneo al secondo
appena si cerca di misurare l’estensione di questi oggetti in spazi con diverse
dimensioni.
Cominciamo con 2 dimensioni.
Il
cerchio è l'insieme degli infiniti punti che distano da un punto dato (detto
centro) non più di una distanza fissata (detta raggio R).
Una delle prime nozioni scolastiche di
Geometria è la formula del calcolo dell’area del cerchio: Area
= p
R2
Come esempio si può pensare ad una
capra libera di pascolare in un prato che abbia come vincolo una corda legata a
un palo, dopo qualche giorno di erba all’interno di una circonferenza con raggio pari alla lunghezza della corda ne rimarrà
ben poca.
Lo stesso concetto di luogo di punti
che distano non più di una certa distanza, si può estendere in modo analogo a spazi
con un altro numero di dimensioni.
Nel caso monodimensionale si ha un
segmento di lunghezza 2R.
In 3 dimensioni si ottiene la sfera di
volume: Volume
= 4/3 p
R3
In generale per le prime 10 dimensioni
si ha:
V3 = 4/3 p R3
V4 = 1/2 p2 R4
V5 = 8/15 p2 R5
V6 = 1/6 p3 R6
V7 = 16/105 p3 R7
V8 = 1/24 p4 R8
V9 = 32/945 p4 R9
V10 = 1/120 p5 R10
La formula generatrice di tutti i casi è relativamente semplice:
V1
= 2 R
V2
= p R2V3 = 4/3 p R3
V4 = 1/2 p2 R4
V5 = 8/15 p2 R5
V6 = 1/6 p3 R6
V7 = 16/105 p3 R7
V8 = 1/24 p4 R8
V9 = 32/945 p4 R9
V10 = 1/120 p5 R10
La formula generatrice di tutti i casi è relativamente semplice:
Γ è la funzione gamma,
nota anche come funzione gamma di Eulero, una funzione continua sui numeri
reali positivi, che estende il concetto di fattoriale.
Γ(n+1)
= n!
dove n!
è il fattoriale, il
prodotto dei numeri interi da 1 a n: n!
= 1 × 2 × 3 × ... × n.
Se nella formula (1) si prendono solo i casi con n pari, si ottiene:
V2 = p R2
V4 = 1/2 p2 R4
V6 = 1/6 p3 R6
V4 = 1/2 p2 R4
V6 = 1/6 p3 R6
V8
= 1/24 p4
R8
V10 = 1/120 p5 R10
V10 = 1/120 p5 R10
Con integrazioni successive si possono
ricavare un paio di regole che mostrano come ad ogni incremento nel numero di
dimensioni l’esponente di R si incrementa di 1 (e questo è banale), mentre l’esponente di pi si incrementa di 1 solo nel passaggio da un numero dispari ad un
numero pari di dimensioni, ad esempio da 3 a 4 (meno banale, ma non difficile da dimostrare).
In particolare nel caso di R = 1 le
precedenti formule si riducono a:
Semplici no?
Ora se sommiamo la serie di valori V0
, V2 ,
V4 , V6
, …
Sommatoria V = 1 +
3,14 + … = 23,14069..
Questo numero non è
un numero qualunque! E lo vedremo subito.
Non è difficile verificare che il noto
sviluppo in serie:
coincide con la sommatoria precedente
ponendo x
= π
Quindi che lo strano numero 23,14069 si
ottiene elevando il numero di Eulero e
(2,7182…) a pi
(3,1415…)
Questo numero ha anche un nome: Costante di Gelfond
Le considerazioni precedenti si
possono trovare anche in Wikipedia:
Come appendice ricordo che un caso piu’
generale considerando anche gli spazi con dimensione dispari, lo potete trovare
in un precedente post:
Nel caso di R = 1 , tale sommatoria vale 44,99931...
http://zibalsc.blogspot.it/search/label/pi
http://zibalsc.blogspot.it/2010/12/9-ipersfere.html
Puoi trovare tutte le informazioni per contattarmi e inviarmi un breve abstract in questo post:
RispondiEliminahttp://dropseaofulaula.blogspot.it/2013/02/59-flessioni.html
Ciao Gianluigi, ti ho inviato una e-mail.
EliminaGrazie Mauro