Nella maggior parte delle carte
attuali il Nord è in alto, il Sud in basso, l'Est a destra e l'Ovest a sinistra
di chi guarda la carta, anche se storicamente abbiamo avuto carte orientate a
EST (tutte quelle che privilegiavano il sorgere del Sole), oppure verso Sud
(specialmente arabe e cinesi), raramente orientate a Ovest (molte carte
nautiche, specie portoghesi). Non mancano, soprattutto tra XV e XVI secolo,
atlanti dove ogni singola pagina è orientata verso un punto cardinale diverso.
La convenzione di standardizzare l’orientamento della cartografia occidentale
verso Nord si consolida lentamente tra il Seicento ed il Settecento e viene
consacrato nell’Ottocento.
"Carta geografica" Wikipedia,
L'enciclopedia libera. 1 gen 2013
La convenzione deriva anche dal fatto
che i navigatori europei utilizzavano la bussola e la Stella Polare come riferimento, che come noto è una stella visibile
ad occhio nudo e si trova approssimativamente allineata con l'asse di rotazione
di un pianeta, indicandone uno dei poli celesti.
Nella navigazione astronomica, la sua
posizione è un'indicatrice infallibile della direzione del polo nord geografico
e la sua altezza angolare permette di determinare la latitudine. Per via del
suo allineamento con l'asse di rotazione, la Stella Polare è percepita come
immobile da un osservatore situato sul pianeta, mentre le altre stelle visibili
sembrano descrivere un moto circolare attorno al polo nel corso della notte.
Questa convenzione è così radicata che
risulta molto difficile adottarne una diversa e, per quanto ci si sforzi, sembra
che l’unica ragionevole sia quella comunemente
utilizzata.
Mafalda, del disegnatore argentino Quino,
in una famosa striscia arriva alla conclusione che l’emisfero meridionale è così
sottosviluppato perché a quelle latitudini le idee cadono verso il basso…
Questo è comunque un buon esempio di come sia difficile cambiare sistema di riferimento.
http://www.flourish.org/upsidedownmap/
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