Prima di cominciare il post, voglio
ricordare che è stato pubblicato
“Il
(non) Carnevale della Fisica #15”.
E’ sempre un piacere leggerlo ed è un
onore poter fornire un contributo.
Per il lavoro svolto voglio ringraziare
l’instancabile e poliedrica Annarita.
Quando si studia la matematica o la
fisica del XVIII secolo i nomi che ricorrono sono ad esempio: Eulero, Gauss, Leibniz, Bernoulli, Lagrange
e Laplace. Per ognuno di questi sono stati pubblicati molti lavori in
diversi campi delle scienze fisiche e matematiche; sembra impossibile che una
sola persona abbia potuto pubblicare così tanti scritti, e viene da pensare che
esistessero più di un Eulero o più di
un Gauss. Ecco, nel caso dei
Bernoulli è proprio così.
La famiglia Bernoulli aveva origini in
Anversa. Da qui fuggì nel 1583 per sottrarsi al massacro degli Ugonotti.
Il giovane Bernoulli (Daniel) era sempre stato fiero di discendere da una illustre
famiglia di matematici. Era figlio di (Johann)
un famoso matematico vivente e nipote di un altro matematico altrettanto famoso
(Niklaus).
Quella sera di autunno del 1734, però, quando
il padre rincasò, Daniel lo salutò porgendogli una lettera senza dir niente sul
suo contenuto. Con aria perplessa, il padre la prese e vi lesse che quell’anno
l’Accademia delle Scienze francese aveva deciso di assegnare a entrambi, il
primo premio della competizione scientifica che veniva attribuito ai migliori
scienziati dell’epoca. Il giovane Daniel pensò che a questo punto lui e suo
padre si sarebbero abbracciati per la gioia, ma non fu così. Qualcosa non
andava e il padre reagì con un cupo silenzio. Dopo aver finito di leggere,
accartocciò la lettera e apostrofò il figlio con una raffica di accuse.
La lite degenerò, al punto che poche ore dopo
aver ricevuto il prestigioso premio, il povero Daniel si trovò sbattuto fuori
casa. Era appena tornato in famiglia, a Basilea, dopo 7 anni trascorsi
all'Accademia Imperiale Russa di San Pietroburgo, dove nel frattempo era
divenuto molto famoso.
Non ancora trentenne,
infatti, Daniel Bernoulli aveva svelato il segreto dei fluidi.
Nel 1729, Daniel stava riflettendo su come
misurare la pressione del sangue. A quel tempo andavano di moda i salassi, e
molti pazienti morivano più per le cure che per la malattia. Misurare la pressione
sembrava una buona idea per capire quando si stava esagerando. Bernoulli,
pensando al sangue che schizzava verso l'alto quando veniva bucata un'arteria,
si rese conto che misurando quell'altezza poteva valutare la pressione del
sangue. Mise quindi a punto una cannula di vetro che veniva infilata in
un'arteria del paziente: misurando l'altezza della colonnina di sangue che si
formava si poteva misurare la pressione del sangue senza dissanguare lo
sventurato paziente.
Misurando
come cambiava la pressione in un condotto idraulico al variare della sua
sezione, si rese conto che dove il
condotto si restringeva, il fluido aumentava di velocità e la pressione
diminuiva. Viceversa, se la velocità diminuiva, la pressione aumentava. La
somma dei valori di pressione e velocità del fluido (e quindi della sua energia
cinetica) rimaneva costante. Era stata scoperta l'equazione nota oggi come teorema di Bernoulli, che sta alla fluidodinamica come le
equazioni di Newton stanno alla dinamica dei corpi solidi.
Il teorema
di Bernoulli è il principio della
conservazione dell'energia per i fluidi ideali in regime stazionario o in
flusso laminare.
Jakob Bernoulli (noto anche come
Jacques) (Basilea 1654 – Basilea 1705) è stato un matematico e scienziato
svizzero. Era il fratello maggiore di
Johann Bernoulli e lo zio di Daniel
Bernoulli. Sviluppò il calcolo infinitesimale. Ha tenuto una corrispondenza con Gottfried Leibniz dai cui primi scritti
sull'argomento apprese il calcolo differenziale che sviluppò nei decenni
successivi, con la collaborazione del fratello, Johann, e sempre sotto la
supervisione dello stesso Leibniz. I suoi primi scritti sulle curve trascendentali (1696) e
isoperimetria (1700, 1701) sono i primi esempi di tali applicazioni. La sua
opera principale è Ars Conjectandi
pubblicato postumo nel 1713, un lavoro fondamentale della teoria delle probabilità. I concetti campionamento bernoulliano,
teorema di Bernoulli, variabile casuale bernoulliana e numeri di Bernoulli sono
legati ai suoi lavori e nominati in suo onore. Inoltre il primo teorema del limite centrale, ovvero la legge dei grandi numeri, venne
formulata da Jakob.
Johann I Bernoulli (o Jean I) (Basilea
1667 – Basilea 1748) è stato un matematico svizzero, uno dei più importanti
scienziati della famiglia Bernoulli, fratello minore di Jakob, il capostipite
della famiglia. Educò il grande matematico Eulero
ed è conosciuto per i suoi contributi al calcolo
infinitesimale.
Nicolaus Bernoulli (noto anche come
Niklaus o Nikolaus) (Basilea 1687 – Basilea 1759), è stato un matematico svizzero, nipote
di Jakob e Johann Bernoulli. Fu uno dei primi e più importanti matematici della
famiglia Bernoulli. Ottenne il dottorato con una tesi sulla teoria della probabilità. Nel 1716
ottenne la cattedra che era stata tenuta da Galileo all'Università di Padova;
qui lavorò sulle equazioni differenziali
e sulla geometria.
Nicolaus II Bernoulli (conosciuto
anche come Niklaus II o Nikolaus II) (Basilea 1695 – San Pietroburgo 1726), è
stato un matematico e fisico svizzero. Lavorò principalmente sulle curve, le equazioni differenziali, e la probabilità.
Fu contemporaneo di Leonardo Eulero. Diede importanti contributi anche allo
sviluppo della fluidodinamica. Fu
fratello più anziano di Daniel Bernoulli.
Daniel
Bernoulli
(Groninga 1700 – Basilea 1782) è stato un matematico e fisico svizzero. Il suo
principale lavoro fu Hydrodynamique,
pubblicato nel 1738; nella sua struttura assomiglia alla Méchanique Analytique di Joseph
Louis Lagrange: tutti i risultati sono conseguenza di un singolo principio,
e precisamente quello di conservazione
dell'energia. L'opera fu seguita da una memoria sulle teorie delle maree,
alla quale, insieme alle memorie di Eulero
e Colin Maclaurin, l'Accademie Royale des Sciences francese
assegnò un premio: queste tre memorie contengono tutto ciò che sull'argomento
venne scritto tra i Philosophiae
Naturalis Principia Mathematica di Isaac
Newton e le investigazioni di Pierre-Simon
Laplace. Statistica: Daniel Bernoulli fu anche autore nel 1738 di Specimen theoriae novae de mensura sortis
(Esposizione di una nuova teoria di misura del rischio), in cui il paradosso di San Pietroburgo è
considerato la base dell'avversione al rischio, il premio e l'utilità. Uno dei
primi tentativi di analizzare un problema di statistica utilizzando dati tenuti
nascosti è stata l'analisi di Bernoulli del 1766 sulla diffusione del vaiolo e
i relativi dati di mortalità, per dimostrare l'efficacia del vaccino. Fisica: Daniel
Bernoulli fu uno dei primi scienziati a formulare la teoria cinetica dei gas ed
applicare la legge di Boyle. Egli lavorò con Eulero sull'elasticità e sulla formulazione dell'equazione di Eulero-Bernoulli. Il principio di Bernoulli è largamente
utilizzato in aerodinamica e fluidodinamica.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Michael Guillen - Le 5 equazioni che hanno cambiato il
mondo
- Niklaus Bernoulli – commerciante
- Nicolaus Bernoulli
-
- Johann Bernoulli II (Jean II) - si occupa di luce e di calore
- Daniel Bernoulli II (Daniel II)
-
.....
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