Cominciamo con un'aggiunta di cose
precedentemente tralasciate (paralipomeni
- dal greco paraleipómena, appunto omettere o tralasciare).
Nel post 221 abbiamo visto come Didone,
prendendo tanto terreno "quanto ne poteva contenere una pelle di
bue", riuscì ad ottenere il terreno per fondare Cartagine, tagliando la
pelle di un toro in tante striscioline e mettendole in fila, in modo da
delimitare quello che sarebbe stato il futuro territorio della città, riuscendo
a occupare un terreno di poco meno di 1 km2. Da un rapido conto si
può vedere che tagliando in striscioline larghe 2 mm, una pelle di toro di 4 m2,
unendole una all’altra, si ottiene una lunghezza totale di 2 km. Se Didone avesse fatto strisce più
sottili avrebbe potuto prendere più terreno.
Andiamo ora nel diciannovesimo secolo.
Era il 1868 e il chimico, medico e
fisiologo tedesco Friedrich Miescher,
da alcune cellule di pus, preleva quello che tempo dopo si sarebbe chiamato acido nucleico. Passano 20 anni. Albrecht Kossel, biologo svizzero, ne
scopre i costituenti: acido fosforico, zucchero e basi azotate. Negli anni
venti si scopre che quando lo zucchero è desossiribosio, si ha l’acido
desossiribonucleico o DNA. Tralascio
alcuni studi, anche se importanti, e arrivo al 1944, quando Erwin Schrödinger (quello della famosa
equazione) pubblica il famoso libro “Che
cos’è la vita” dove vengono elaborate e raccolte le lezioni da lui tenute
al Trinity College nel febbraio del 1943. La questione centrale è “come la
cellula sia governata da un codice
inscritto nei geni” e Schrödinger suggerisce l’ipotesi che la molecola del gene
deve essere un cristallo aperiodico, formato da una sequenza di elementi
isomerici che costituiscono il codice ereditario. Tale codice contiene il
piano di sviluppo dell’organismo.
Dieci anni più tardi, nel 1953, Francis Crick, James Watson, Rosalind Franklin
e Maurice Wilkin scopriranno la
struttura del DNA. La struttura a doppia spirale del DNA e il meccanismo di
duplicazione nel corso della divisione cellulare (mitosi) permettono a ciascuna
delle 2 spirali di generare la sua controparte fabbricando le basi necessarie. Anche
il famoso chimico Linus Pauling
aveva intrapreso la stessa strada, ma senza portare a termine le ricerche. Pauling
era stato professore di Crick e Watson; a quel tempo aveva già scoperto molte
strutture della chimica organica. Come aneddoto ricordo che il ruolo ispiratore
di Pauling fu comunque riconosciuto dalla giuria del premio Nobel che, nello
stesso anno in cui premiò Crick e Watson, attribuì anche a lui il premio Nobel
(ma per la Pace).
Il peso medio di ogni coppia di basi (Adenina-Timina o Citosina-Guanina) è di 650 dalton (1 dalton è definito come la massa di un
atomo di Idrogeno, 1.67 x 10-24 grammi). Una molecola di DNA ha un
corredo di circa 3.3 miliardi di paia di basi e un peso medio di 3.3 x 109
x 650 Dalton = 2.15 X 1012 Dalton = 3.59 x 10-12 grammi.
Se stiriamo le 2 spirali ponendole in
serie, l’estensione sarà poco meno di 2 metri. Allineando tutte le molecole di DNA, contenute
nelle cellule di un corpo umano, copriremmo 600 volte la distanza Terra-Sole andata e
ritorno!
In un adulto di 80 kg ci sono circa 8 x
1027 atomi. In media, l’87% degli atomi sono Idrogeno o Ossigeno. In
una tipica cellula umana ci sono circa 1014 atomi, ed è interessante
notare che il numero di cellule nel corpo umano è anch’esso circa 1014.
In modo analogo in una galassia media ci
sono circa 2 x 1011 stelle e nell’Universo sono stimate circa 2 x 1011
galassie. Questo sembra più di una semplice coincidenza.